
Come fare il primo bagno al gatto
"Come? I gatti non si lavano da soli???"
Chi ci segue sa che questa frase è un must sui nostri social, ma spendiamo poche parole per ribadire il concetto prima di continuare con il discorso. I gatti sono dotati di una lingua con papille uncinate che li aiutano nella loro pulizia quotidiana, ma non significa che questo strumento sia sufficiente a garantire loro una pulizia profonda. Smog, fango, altri agenti esterni nonché la muta stessa del gatto richiedono un'attenzione particolare tramite bagno, spazzolatura e slanatura.
Per questo è di fondamentale importanza che il gatto venga abituato fin da cucciolo a manipolazioni, acqua, spazzola e phon. Anche nel caso in cui si voglia lavarlo il meno possibile, potrebbe sempre capitare una situazione d'emergenza in cui è necessario pulirlo a fondo (es: gatti che si sporcano di benzina o pece) e lui deve essere pronto, per evitare che si traumatizzi o che reagisca negativamente e in modo aggressivo, rendendo impossibile il lavoro.
Detto questo noi possiamo fornire dei consigli, ma è sempre meglio farsi seguire da un consulente felino per affrontare il bagno. Questo per evitare che si possano far errori che compromettano per sempre il rapporto del gatto con l'acqua.
A che età si inizia a lavare il gatto?
Già nei primi mesi è possibile iniziare a lavare il nostro micio, purché siano state fatte le prime vaccinazioni essenziali. Un gatto giovane è più disposto ad essere manipolato e a provare nuove esperienze. La cosa importante da sapere è che lavare il gatto è un percorso che richiede delicatezza e pazienza, non si può buttare il gatto in una bacinella o sotto il doccino e sperare che tutto vada per il verso giusto, a maggior ragione se è la prima volta! Il rischio è che si faccia fare finché è piccolo (o meglio, venga "costretto" a farsi fare), ma una volta grande si ribelli e rifiuti del tutto il bagno, anche con reazioni aggressive. Dunque saranno necessari dei primi passaggi, molto brevi, intervallati da pause di qualche giorno, prima di arrivare al bagno vero e proprio.
Prima di iniziare ad approcciare il gatto al lavaggio, è necessario che sia già ben abituato a farsi manipolare e ad essere spazzolato (e magari anche slanato). Per questo lavoro consigliamo i nostri kit di pettinatura per gatto a pelo corto e a pelo medio o lungo. Questi kit garantiscono una cura completa per il pelo, salvando i divani nel periodo di muta e anche riducendo i boli di pelo del gatto!
Come iniziamo con il bagno?
Iniziamo dunque ad approcciare il gatto all'acqua. La prima sensazione che deve provare è quella del "bagnato": un asciugamano bagnato può fare al caso nostro, possiamo posizionare il gatto sopra l'asciugamano o passare delicatamente il pelo con quest'ultimo. Non costringete il gatto a queste manipolazioni ma dategli la possibilità di andarsene le primissime volte, altrimenti si sentirà in trappola. Il passo successivo è aprire il doccino dell'acqua (senza ovviamente spruzzargliela addosso) e vedere come reagisce.
Per iniziare poi un approccio più consistente in questi frangenti, potete iniziare a tenere il gatto fermo per la collottola: non fa male ed è lo stesso punto in cui le madri prendono i cuccioli. Aiuterà a bloccare il gatto in modo più naturale (si blocca istantaneamente) e a dargli un po' di tempo in più per metabolizzare cosa sta accadendo.
Ogni gatto è differente. Per gatti molto docili, tranquilli e manipolabili questi passaggi potrebbero essere facili e già dopo qualche giorno si potrebbe arrivare al bagno. Per gatti più paurosi e difficili potrebbe essere necessario ripetere i passaggi o tornare indietro, per questo è necessario avere pazienza e capire di cosa il gatto ha bisogno.
Una volta che l'acqua in sé non è più un problema si può iniziare a bagnare il pelo del gatto, sempre tenendolo per la collottola all'inizio, per facilitarvi entrambi, successivamente si potrebbe anche iniziare a fare questo passaggio senza la necessità di tenerlo. Una volta ben bagnato si procede a shampoo, balsamo e risciacquo.
Che prodotti uso per il mio gatto?
Per lo shampoo consigliamo CALMINO, è un prodotto delicato, adatto a lavaggi frequenti e fatto sia per cani che per gatti. Come balsamo, se non sono necessari trattamenti intensivi, usiamo MORBIDELLO che idrata rendendo il pelo morbido, lucente e facile da pettinare!
Asciugatura del gatto
In toelettatura utilizziamo, dopo un primo passaggio di asciugamano, una gabbia apposita che possa contenere serenamente il gatto mentre viene asciugato, lasciandolo libero nei movimenti. In casa si può optare per un trasportino che però non sia troppo chiuso (il rischio è che l'aria del phon non circoli bene all'interno e il gatto non venga asciugato correttamente).
Si inizia a utilizzare il phon, a bassa potenza, da distanza, per capire la reazione del gatto. Se il gatto reagisce bene si può pensare di avvicinare il phon gradualmente e aumentare la potenza. Se continua ad essere sereno, è possibile valutare di tenerlo fuori dal trasportino e spazzolarlo durante l'asciugatura. Per stirare il pelo del gatto durante questo processo, in toelettatura utilizziamo il Frank Universal a setole morbide (cardatore viola). Non serve a snodare ma semplicemente ad aiutarsi nell'asciugatura.
Se si sa di avere un gatto particolarmente pauroso, è meglio provare l'approccio al phon prima del lavaggio, in modo da non doversi fermare bruscamente con il pelo ormai già bagnato.
Gatti adulti non abituati
La cosa fondamentale in questi casi è conoscere il proprio gatto e i suoi limiti. La salute del suo pelo è molto importante, ma lo è anche la sua salute mentale. A chi ha gatti già adulti che vogliono iniziare questo percorso diciamo: non esiste la bacchetta magica. I risultati non sempre sono come sperati, soprattutto se il micio non ha visto un bagno da una vita. Non costringiamolo dunque a un approccio che sappiamo non gradirebbero, o di cui addirittura sarebbero terrorizzati. Un consulente felino potrebbe fare al caso vostro!
Chi critica la toelettatura dei gatti spesso non comprende che dietro c'è il massimo rispetto per questo animale; noi stessi in toelettatura ci fermiamo di fronte a gatti che non hanno alcuna intenzione di farsi lavare. Ci dispiace, ma lo accettiamo.
Armiamoci dunque di empatia e pazienza per cercare di garantire al nostro peloso la miglior vita possibile sotto tutti i punti di vista!