
Perché odio le salviette
Non sempre è possibile fare il bagno al proprio cane quando si sporca fuori casa o nel caso lo si debba, ad esempio, farlo entrare in macchina dopo che si è rotolato negli escrementi di altri animali... Capiamo bene queste situazioni. La salvietta detergente può essere potenzialmente utile in una situazione di emergenza ma non la consigliamo assolutamente per un utilizzo sistematico e frequente. Ecco le nostre motivazioni.
Inefficacia nella pulizia profonda e uso sregolato
La salvietta non può in alcun modo sostituire un lavaggio, questo è un dato di fatto. Il tensioattivo presente nelle salviette può sciogliere lo sporco e neutralizzare i cattivi odori (almeno parzialmente), ma una volta asciugata rimarrà sempre del residuo sulla pelle e sul pelo. La soluzione? Il risciacquo. C'è inoltre da dire che, se il cane in questione ha un pelo molto fitto, la salvietta potrebbe non arrivare ovunque. È una cosa molto importante da capire per chi, ad esempio, dorme assieme al cane sul letto!
La salvietta può quindi essere una soluzione di emergenza e temporanea, meglio su una particolare zona del corpo piuttosto che su tutto il pelo. Il bagno vero e proprio dovrebbe comunque essere sempre dietro l'angolo: è lo stesso motivo per cui, anche se esistono salviette detergenti per diverse parti del corpo umano, se siamo sporchi sentiremo comunque la necessità di una doccia il prima possibile. La salvietta potrebbe dare la falsa percezione che il cane sia pulito (soprattutto se al suo interno sono presenti profumi) ma la verità è che la vera pulizia, con pelo e cute sani e idratati, è un'altra cosa.
Rischi dermatologici
Questa è la ragione principale per cui è importante valutare attentamente l'utilizzo delle salviette. Iniziamo dicendo l'ovvio, ovvero che ci sono infinite marche di salviette in commercio e bisogna stare attenti agli ingredienti che trovate sulle confezioni, in particolare a: profumi, alcol, olii essenziali forti e prodotti non fatti per gli animali. I primi elementi possono essere irritanti e infiammare la cute del cane provocando rossore e prurito. Le salviette a utilizzo umano invece potrebbero andare ad alterare il pH della pelle del cane, predisponendolo a infezioni batteriche e fungine. L’uso frequente di salviette disinfettanti o antibatteriche può inoltre disturbare la flora batterica naturale della pelle, favorendo la proliferazione di patogeni come la Malassezia. In generale, l'accumulo di residui sulla pelle può ostruire i pori, causando irritazioni o infiammazioni localizzate. Questo può essere particolarmente riscontrato nelle pieghe cutanee (es. bulldog, carlini) o nelle zone con poca ventilazione (es. ascelle, inguine).
Shampoo secco
Anche lo shampoo secco dovrebbe "pulire" lo sporco senza risciacquo, ma in realtà nulla viene eliminato e rimane sull'animale, accumulando detriti. Lo shampoo secco, come per gli umani, è fatto per essere "spazzolato via", ma questo lavoro non basta. La vera alternativa a una pulizia profonda e duratura resta comunque il bagno. Inoltre, come per le salviette, se un soggetto ha una cute particolarmente sensibile, lo shampoo secco non farà che peggiorare la situazione.
Alternative
Se il bagno non è una cosa momentaneamente disponibile, per togliere sporco idrosolubile si può utilizzare un panno in microfibra imbevuto in acqua tiepida (che oltre ad essere più sicuro, è anche più ecologico). In questo modo non ci si deve preoccupare nel caso se ne faccia un utilizzo frequente.
Ovviamente ogni soggetto e ogni situazione richiedono una diversa riflessione sull'utilizzo delle salviette. Il problema è che spesso i proprietari vogliono fare il bagno al proprio cane uno, massimo due volte all'anno perché secondo loro "non ha bisogno" di un eccessivo livello di pulizia, ma sono gli stessi che non esitano a usare le salviette per tamponare, ad esempio, il problema del fango in inverno o quando piove (specialmente per salvare tappeti e divani). Ancora una volta lo ripetiamo, salviette e bagno non sono sinonimi. Non dimentichiamo inoltre che il bagno nel cane è necessario almeno quattro volte l'anno se si parla di soggetti con sottopelo, ovvero che vanno stagionalmente in muta, assieme all'utilizzo del soffiatore. Una muta bloccata comporta diversi problemi, primo fra tutti una formazione di fitti nodi. Non si parla dunque solo di "pulire il pelo" ma di un lavoro ben più ampio che il toelettatore professionista fornisce. Inutile dire che è essenziale una maggiore frequenza anche per le altre razze; per il cane con pelo a crescita continua il bagno è essenziale per poter poi, a pelo pulito, regolarne la lunghezza. Ricordiamo che se i prodotti utilizzati per il lavaggio del cane sono di qualità e rispettosi del loro pH, il bagno può essere fatto molto di frequente, anche ogni settimana.
Insomma, la salvietta non fa miracoli e anzi, può nascondere diverse insidie. Non affidatevi a lei per la totale pulizia dal vostro cane, e chiedete sempre a un professionista!