Perché non accettiamo alcuni cani in toelettatura (dopo una certa età)
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Perché non accettiamo alcuni cani in toelettatura (dopo una certa età)

Ci è capitato in alcuni casi di negare l'appuntamento a un nuovo cliente: può suonare strano a chi non è del mestiere, se non controproducente, ma dietro a questa scelta ci sono degli aspetti che non tutti prendono in considerazione quando si parla di lavorare a stretto contatto con gli animali. Oggi ci concentriamo specialmente sui cani.

I cani che hanno già passato l'infanzia e non sono mai stati abituati a manipolazioni da estranei, bagni e phon non hanno garanzia di ricevere un appuntamento. Perché?

Partiamo dal principio: ogni cane, fin da cucciolo, va abituato agli estranei e alle manipolazioni (farsi toccare ovunque, spostare, prendere in braccio, pettinare...) con il giusto rispetto per i suoi spazi e limiti personali. Per alcuni può sembrare una cosa scontata da dire, ma non lo è affatto.

Il primo ostacolo che si può parare davanti ad un cane non abituato è, molto semplicemente, il veterinario: un cane considerato "invisitabile", ovvero che reagisce negativamente alla visita, rischia di non poter ricevere diagnosi e cure adeguate. Non si sta parlando soltanto del checkup annuale con annesso vaccino di cinque minuti; ci sono casi in cui il cane può avere necessità di un prelievo di sangue, un'ecografia, una medicazione o un'intera giornata in degenza, e doverlo sedare ogni volta per poter procedere è un'azione estrema, costosa, che non può essere ripetuta nel tempo e alle volte non possibile per motivi di salute dell'animale.

Questo problema si ripercuote maggiormente sui cani anziani, i quali possono avere bisogno di essere visitati e curati con più frequenza. Il veterinario, come il toelettatore, non ha la bacchetta magica per poter gestire il comportamento del cane a suo piacimento, anche perché rimane sempre un estraneo. 

Lo stesso discorso vale per l'acqua e il phon. Abituare il cucciolo fin da subito (dopo le vaccinazioni e in modo graduale) a bagnetti regolari in casa è molto importante per dargli sicurezza una volta che si troverà faccia a faccia con un toelettatore. Per chi non ha la possibilità di lavarlo nella propria abitazione, esistono i centri di toelettatura self service dove sono presenti vasche e soffiatori per agire in autonomia.

Molti proprietari, lavando il cane soltanto in giardino con la bella stagione, evitano l'asciugatura con il phon: questo passaggio invece è essenziale per poterli abituare all'aria forte e ai rumori (soprattutto nella zona della testa), e quindi per un' esperienza serena in toelettatura. Un cane non abituato al phon di casa difficilmente sopporterà il soffiatore professionale, più potente e molto rumoroso, gestito da un estraneo in un ambiente che non conosce. Potrebbe provocare uno stress incredibile che può sfociare anche in aggressività. Il rischio è di mettere in pericolo sé stesso e gli altri. 

Ci sono casi in cui aver fatto il lavoro esclusivamente a casa non basta. Solitamente noi consigliamo, dopo esserci assicurati che il cane sia sereno con acqua e phon, di portarlo subito a iniziare un percorso di toelettatura professionale, fin dai primi mesi. Questo discorso non vale soltanto per una questione di migliore gestione del pelo (basti pensare ai cuccioli di razze a pelo duro che vanno strippati dall'allevatore, alcune razze inziano lo stripping e le prime prove sul tavolo ai 30gg di età), ma anche e soprattutto per una questione di adattamento graduale all'ambiente della toelettatura.

Non tutti i cani e le razze sono uguali, non smetteremo mai di ripeterlo. Alcune razze non sono geneticamente predisposte a fidarsi del prossimo e scelgono come unico punto di riferimento una persona soltanto, il proprietario: è il caso delle razze primitive (come Akita, Shiba, Samoiedo, Spitz e altri). Se la sopportazione dell'estraneo è buona ma già "al limite" da cuccioli, in adolescenza la situazione può cambiare drasticamente a causa dello sviluppo ormonale, senza considerare che queste razze non esprimono in modo chiarissimo il proprio dissenso verso una manipolazione (o perlomeno, non avvertono due volte) e potrebbero scattare senza evidenti segni di avvertimento.

Siamo consapevoli che non sia un discorso facile da affrontare per il proprietario, che in virtù del legame con il suo cane non è sempre in grado di notare comportamenti sospetti e potrebbe affermare di avere un soggetto mansueto e generalmente bravo. Essere però consapevoli della razza del proprio e cane e dei suoi limiti (come delle sue necessità intrinseche) è di vitale importanza; per questo è sempre consigliato farsi seguire in un primo periodo da un educatore professionista che sia in grado di offrire un punto di vista oggettivo, ma sopratutto che vi aiuti a farlo lavorare e sfogare come motivazione di razza (si anche i cani dovrebbero lavorare: secondo voi un pastore puo essere felice della sua vita con due passeggiate al giorno di mezz'ora? intendiamo quindi proprio lavorare in base alle motivazioni di razza e bisogni, un cane che lavora coincide spesso con un cane felice e con competenze in piu che gli permettono di gestire le proprie emozioni positivamente!)

Anche cambiare toelettatore dopo diverso tempo può essere una fonte di stress per il cane e potrebbe metterlo in difficoltà; essere abituati allo stesso ambiente e alla stessa persona per anni e dover affrontare di punto in bianco una nuova situazione diventa sempre più stressante andando avanti con l'età. I cani anziani sono particolarmente soggetti a soffrire questi cambiamenti, considerando anche le loro condizioni fisiche e mentali; per questo tendiamo a non accettare soggetti anziani a meno che non siano impossibilitati a continuare il percorso con il precedente toelettatore e non ci siano delle necessità importanti.

Concludiamo dicendo che avere un cane comporta lavoro e impegno, ma soprattutto sapersi mettere in discussione e affidarsi ai professionisti (prima che sia troppo tardi). La toelettatura NON deve essere un luogo in cui "scaricare" l'animale sperando che possa essere recuperato un lavoro che non è stato fatto per anni, bensì un posto di fiducia, che fa parte di una routine più o meno consolidata. Il toelettatore è una figura di riferimento che tiene conto anche delle esigenze psicofisiche del cane, ma non può sostituirsi al proprietario o a un educatore.

Fate dunque le vostre considerazioni quando scegliete un nuovo cane e fatene altrettante se vi trovate a richiedere un appuntamento di toelettatura. Speriamo di avervi offerto un punto di vista diverso, perchè per noi è importante un approccio professionale e sereno nei confronti degli animali. Sempre.

 

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